Nuova luce sulle prime stelle dell'Universo

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Di uno scrittore di uomini misteriosi

Un team di astronomi dell'Università di Notre Dame ha individuato quella che potrebbe essere la seconda generazione di stelle, rivelando nuovi indizi sulla natura dei primi astri nati nell'Universo. Le stelle massicce di prima generazione, costituite di idrogeno ed elio, hanno prodotto ed espulso gli elementi più pesanti durante il loro ciclo vitale come venti stellari o quando sono esplose come supernove. Quei metalli (in astronomia gli elementi più pesanti dell'elio), hanno inquinato le nubi gassose circostanti, dalle quali in seguito si sono formate nuove stelle. Crescendo l'età dell'Universo cresce anche il contenuto di metalli, grazie alla nucleosintesi stellare e all'arricchimento del mezzo interstellare. Le stelle CEMP (carbon-enhanced metal-poor stars) sono antiche stelle ricche di carbonio ma povere di metalli, comuni nelle stelle di generazione più tarda. Una sottoclasse di queste stelle viene chiamata CEMP-no. Jinmi Yoon, Timothy Beers e Vinicius Placco, insieme ai

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